Casale del Giglio è un'azienda vinicola fondata nel 1967 dal Dott. Bernardino Santarelli, originario di Amatrice, e si trova nell’Agro Pontino in località Le Ferriere, Comune di Aprilia, in provincia di Latina, circa 50 km a sud di Roma. Una terra ancora vergine, suolo ideale per le sperimentazioni vinicole. Intuizione geniale del più giovane rappresentante della famiglia Santarelli, Antonio, il quale, con il supporto dell' Enologo trentino Paolo Tiefenthaler, pianta sui suoi terreni quasi 60 diversi vitigni sperimentali.
I Vini di “Casale del Giglio” hanno così conquistato, come primo, il mercato romano e laziale, per poi estendere la loro presenza a livello nazionale ed estero. Sono vini eccezionali, pluripremiati, speciali nel gusto ma anche nel modo in cui la famiglia Santarelli ha inteso il rapporto dell'azienda con il territorio.
Secondo la filosofia di Casale del Giglio, «lo sviluppo futuro della vitivinicoltura Italiana non risiede solamente nel consolidamento dell’immagine di zone dalla grande tradizione, ma anche nel raggiungimento, attraverso opportune scelte viticole ed enologiche, di produzioni di alto livello, caratterizzate dal giusto rapporto qualità-prezzo, in territori ancora poco conosciuti dal punto di vista del loro potenziale qualitativo viticolo ed enologico».
L’azienda oggi offre una gamma di 20 prodotti tra vini bianchi, rosati e rossi, grappe e anche olio extra vergine d'oliva.
L’azienda mi ha gentilmente inviato una meravigliosa cassa di legno con impresso il logo del Casale del Giglio, contenente sei bottiglie dei suoi pregiati vini, un grembiule, un cavatappi, un DVD sui cento anni di esperienza nel campo vinicolo della famiglia Santarelli, vari depliant in italiano ed in inglese,
il tutto accompagnato da una graditissima lettera scritta a mano.
il tutto accompagnato da una graditissima lettera scritta a mano.
MATER MATUTA, punta di diamante del Casale del Giglio, deve il suo nome all'antica divinità italica, dea dell'aurora, protettrice della vita nascente e della fertilità, al cui culto fu dedicato il tempio della città di Satricum, presso Le Ferriere (Latina). Un rosso composto prevalentemente (85% circa) di uve mature di Syrah e una piccola frazione di Petit Verdot (15% circa). Grazie a fermentazione diversificata per i due vini, il Mater Matuta acquisisce complessità e carattere, con tannini dolci e profumi intensi di marasca e spezie. Si affina a lungo, prima in piccoli fusti di rovere, poi in bottiglia (quello che ho gustato è infatti del 2011) per diventare straordinario. Color rubino cupo, denso; al naso sentori balsamici, poi caffè, viola e marasca matura; infine spezie. In bocca avvolgente e seducente, fresco ed equilibrato; 13% vol. Perfetto con la provola di latte di Bufala che la stessa azienda affina tra le vinacce fresche di Syrah.
PETIT MANSENG, vino bianco, il cui vitigno nasce sui Pirenei francesi e presenta bacche particolarmente piccole dalla buccia spessa, che producono esigue quantità di mosto e possono restare sulla pianta fino ad autunno inoltrato, sì da concentrare lo zucchero con un processo di appassimento detto in francese “passerillage”. Colore giallo paglierino brillante, profumo molto intenso, aromatico e speziato; gusto fresco, molto minerale, sapido, di ottima struttura. 13,5% vol.
MADRESELVA, rosso che risulta dall'assemblaggio in parti uguali di Merlot, Cabernet-Sauvignon e Petit Verdot. Le uve componenti il Madreselva vengono raccolte in piena maturazione, ma in periodi diversi. E' una prova tangibile della sperimentazione effettuata da Casale del Giglio che affina separatamente le due varietà per riunirle dopo quasi due anni e farne continuare ancora l'affinamento in bottiglia. Rosso rubino luminoso di intensa concentrazione; il bouquet ha toni molto maturi di visciole e di marasche in confettura, su sfondo balsamico. In bocca è di notevole equilibrio e persistenza, con tannini vellutati e ritorno sulle note fruttate e balsamiche. 14%vol.
VIOGNIER: 100% Viognier, vitigno a bacca bianca originario della Valle del Rodano che si è diffuso nel Sud della Francia. Vinificazione in bianco con uve raccolte in due tempi. Colore giallo brillante, con note floreali nettissime di petali di rosa bianca, tiglio, acacia e ginestra. In bocca si riscontrano sensazioni di frutta assai pronunciate di pesca e di albicocca. Insieme producono una grande dolcezza aromatica bilanciata perfettamente da buona freschezza e persistente mineralità. 13%vol.
PETIT VERDOT: il vitigno proviene da Bordeaux, dove viene utilizzato tradizionalmente come componente minore dell’assemblaggio di Merlot e Cabernet- Sauvignon. Colore rubino violaceo; profumi intensi e persistenti di piccoli frutti rossi, di ciliegia e vegetali, come mirto e ginepro. Bella rotondità in bocca, dovuta a tannini morbidi e vellutati, con struttura elegante. Finale con note di pepe bianco e spezie. 13,5%vol.
SAUVIGNON: originario del Bordolese, è un vitigno che predilige forme di allevamento che non espongano i grappoli alla luce diretta del sole, per cui le viti non vengono sfogliate. Colore giallo paglierino brillante; profumo intenso e fragrante, con sentori di salvia e ortica; gusto fresco, molto minerale di pietra focaia, di buona struttura. 13%vol. Accompagna bene il risotto ai frutti di mare o la frittata alle erbe di campo.
Vini davvero eccellenti e il packaging, fine e raffinato, di sicuro non passa inosservato e già, dal primo impatto ci fa percepire la qualità del vino che contiene.
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